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-Teoria della Divina Commedia-
Una delle (tante) teorie su cosa effettivamente rappresenti "Over the Garden Wall" afferma che l'Ignoto è strutturato come l'Inferno di Dante Alighieri.
Ogni episodio è un momento preciso che si può facilmente ritrovare nella Divina Commedia, a partire dal "poeta pellegrino" che è Wirt, la sua guida più spensierata, Greg, ed infine la donna-angelo che rappresenta il loro obbiettivo, Beatrice (prima che si scoprisse che Adelaide non intendeva esattamente riportarli a casa...).
1. "The Old Grist Mill" (Lasciate ogni speranza voi ch'entrate) - Wirt e Greg si perdono nel bosco, "la diritta via era smarrita"; il Taglialegna li avverte che sono più persi di quello che credono, preannunciando le loro peripezie attraverso l'Ignoto, ed il fatto che, per ora, non hanno alcuna speranza di ritornare da dove sono venuti. Anche Dante entrando nella Selva intuisce già cosa lo aspetta, soprattutto quando deve fare i conti con le tre fiere (la lonza, il leone e la lupa, che appare anche nella figura del cane maledetto).
2. "Hard Times at the Huskin' Bee" (Limbo) - Pottsfield è popolata da "morti viventi", anime che non sono nè in paradiso nè all'inferno; è un luogo di transizione, e come le anime del Limbo Dantesco gli scheletri non sono nè buoni nè cattivi (Enoch sembra pronunciare una condanna tremenda per i crimini dei due fratelli, ma alla fine si tratta solo di qualche lavoretto).
3. "Schooltown Follies" (Lussuriosi) - la signorina Langtree è completamente ossessionata da Jimmy. Qui non si tratta della lussuria di per sè, ma dell'ossessione che ne deriva, che distoglie la maestra dai suoi compiti principali. Difatti nell'ora di fare lezione la donna si mette a cantare una canzone deprimente su come Jimmy le ha spezzato il cuore.
4. "Songs of the Dark Lantern" (Golosi) - si può vedere molte volte Greg che dice di avere fame, ed una volta alla taverna prende piatti e piatti di cibo, ma non si vede nessuno mangiare neanche una volta. La gola si riferisce anche al bisogno in senso più stretto, difatti nella canzone che il Giocattolaio canta per i preparativi del matrimonio di Wirt, coinvolge ogni lavoro possibile, dicendo che tutti sono a sua disposizione dato che hanno bisogno di lavorare.
5. "Mad Love" (Avari e Prodighi) - ovviamente in questa puntata l'avarizia non è celata, dato che Quincy dice molte volte di crogiolarsi nel suo lusso ostentato e quando Fred lo accusa afferma di aver fatto di tutto per guadagnare il suo denaro. La puntata finisce con Greg che lancia le monete dategli nella fontana, e questa può essere la rappresentazione della controparte degli Avari nell'Inferno: i Prodighi, che sperperano denaro senza curarsene.
6. "Lullaby in Frogland" (Iracondi ed Accidiosi) - Nel Canto Settimo dell'Inferno la pena è essere immersi nel fiume Stige, in una scena simile a quella in cui si trovano le rane immerse nel fango (seppure queste lo facciano di propria volontà; ma anche i peccatori in vita hanno peccato volontariamente). L'accidia (indolenza e noia), inoltre, è espressa dai momenti di assoluta calma, come quando la rana di Greg canta, o quando, appunto, le rane si ibernano nel fango.
7. "The Ringing of the Bell" (Eretici) - Quale personaggi potrebbero meglio rappresentare questo girone, se non una ragazza posseduta ed una strega? Nell'episodio i riferimenti alla magia sono numerosi, dalla campana incantatrice alle tartarughe nere...In più c'è anche l'aspetto dell'innocenza: nel Medioevo l'Inquisizione ha messo al rogo migliaia di donne innocenti, e Lorna appare all'inizio come una semplice fanciulla, anche se si scopre che uno spirito malvagio ha preso possesso del suo corpo. In più c’è l’azione della ribellione (che cos’è un’eresia se non una ribellione?) di Lorna che tenta di fuggire con Wirt.
8. "Babes in the Wood" (Violenti) - In questo episodio appare varie volte la violenza (seppure in termini assai blandi), come quando Greg le da di santa ragione al vento del Nord, finendo per imbottigliarlo. Dopo aver concluso il patto con la Bestia, il bambino viene inseguito da Wirt, che nella corsa cade e sbatte la testa, dopodiché affonda addirittura nel ghiaccio, venendo fortunatamente ripescato da Beatrice. Da ricordare che questo girone dell'Inferno è circondato da un fiume (quello che si vede all'inizio ed alla fine della puntata), con al centro una tempesta furente (il vento del Nord, magari?).
9. "Into the Unknown" (Fraudolenti) - Halloween è un giorno di travestimenti (e quindi di inganni, anche se divertenti). Tuttavia, come controparte della frode, in questo episodio vengono svelati la maggior parte dei misteri, ovvero di come Wirt e Greg sono finiti nell'Ignoto. Qui Greg ruba un sasso dal giardino della Signora Daniels, dopo che questa lo aveva fatto lavorare per delle caramelle (frodandolo, si può dire, dato che ad Halloween le caramelle dovrebbero essere gratis). Wirt inoltre si dimostra essere piuttosto sbadato, e da la colpa a Greg (o a Jason Funderberker) di ciò che gli succede, anzichè incolpare sè stesso.
10. "The Unknown" (Traditori) - La primissima cosa che salta alla mente è tradimento che la Bestia ha perpetrato per chissà quanto tempo ai danni del Taglialegna. Il pover'uomo ha macinato Edelwood per anni, non sapendo che in realtà erano persone disperse che la Bestia aveva tramutato in alberi. Ma il tradimento più orribile viene alla luce quando si scopre che dentro la Lanterna Oscura non c'era l'anima della figlia del Taglialegna, ma quella della Bestia. Non contenta, la creatura tenta di ingannare anche Wirt, proponendogli di mettere l’anima di suo fratello nella lanterna, che lui dovrà alimentare per un tempo indefinito (leggi: in eterno). Fortunatamente Wirt non ci casca, e può ritornarsene a casa con Greg. Alla fine il ragazzo perdona anche Beatrice per il suo tradimento, dandole le forbici di Adelaide.
Nella Divina Commedia Dante e Virgilio per uscire dall’Inferno scalano letteralmente il corpo di Lucifero, così come Wirt passa metaforicamente sul corpo della Bestia (del genere "per andartene dovrai passare sul mio cadavere"), ignorando le sue minacce e lasciandolo al suo destino.
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